Torino, 6 luglio 1999
Caro Andrea,
Grazie per la e-mail e per il sintetico ma espressivo racconto che mi fai su come è finito - anzi licenziato come dici tu - l'anno scolastico. Adesso che hai un Pentium 3 chissà cosa ne uscirà fuori! Usandolo come strumento per scrivere mi aspetto almeno un grosso romanzo. Naturalmente senza errori grammaticali, almeno quelli che il computer corregge automaticamente. Poi ho visto che sei dotato di potente lettore di Cd-rom e quindi puoi navigare tra enciclopedie e vocabolari, tra testi di storia multimediali, visite a musei o a Disneyland. Una bella responsabilità, la tua: ora devi far fruttare questo bel investimento. Molto più di quei ragazzi del mio tempo a cui regalavano al massimo una penna stilografica. Loro cosa potevano fare? Scrivere in bella calligrafia su un quaderno a righe. Quindi mi aspetto da te cose proporzionate allo strumento che hai avuto in regalo! Meno male che non è un portatile. Altrimenti te lo saresti portato a Rimini ed allora addio vacanza. Veniamo ora ai festeggiamenti di fine anno. Avete fatto le cose in grande. Lo spettacolo mostrava grande impegno scolastico. Sono più incerto sulla validità artistica. Per andare al Teatro Regio vi serve qualche prova in più. Comunque ve la siete cavata molto bene. Non sapevo del regalo fatto alle maestre e delle loro lagrime di commozione. Maria Vittoria non me ne ha parlato. Forse per nascondere la commozione. In ogni caso sono convinto che abbiate fatto una bella scuola elementare. Ti auguro di trovare nella Media insegnanti altrettanto bravi e dedicati come Maria Vittoria. Se non capiterà, non ti scoraggiare. Il tuo miglior insegnate sei tu stesso, con o senza Pentium 3. In vacanza andrò ad Ospedaletti, quindi in Liguria. Ci risentiremo al ritorno dalle vacanze e tu mi dovrai raccontare le tue numerose avventure. Ciao
|